Il Punto di Non Ritorno dei business online
I business online sono saturi.
Cominciare uno qualsiasi tra i modelli più diffusi, partendo senza esperienza
e senza grandi capitali da rischiare, significa cimentarsi in una sfida ai
limiti del realistico.
Chi bazzica nell’ambiente da un po’ sapeva che questo momento prima o poi
sarebbe arrivato, ma nessuno si aspettava un cambiamento così drastico nel
giro di un anno.
Com’è possibile, e soprattutto… ci sono strade alternative?
Sicuramente te ne sarai accorto, da quando i ritmi delle nostre vite sono
scanditi dai colori di un semaforo, il mondo si è digitalizzato ad una
velocità mai vista prima d’ora.
Cambiamenti che in situazioni normali avrebbero richiesto 5-10 anni sono
avvenuti nel giro di pochi mesi, forzati dal contesto che ci siamo trovati ad
affrontare.
Pensaci un attimo… parole fino a poco fa semisconosciute come “smart
working”
nel giro di niente sono entrate nel vocabolario collettivo.
Da una parte le aziende e la forza lavoro hanno dovuto evolversi e spostarsi
online per poter continuare a svolgere la propria attività.
Dall’altra milioni di persone chiuse in casa hanno preso l’abitudine di
acquistare su internet, anche le meno “tecnologiche” tra loro.
“L’e-commerce ha fatto boom, +71% – ad oggi gli italiani che fanno acquisti
online sono 29 milioni, ma la febbre digitale è in aumento”
Così recita un articolo de La Stampa dello scorso settembre.
Gli acquisti online hanno generato nel 2020 un fatturato di 3,9 trilioni di
dollari e non c’è da sorprendersi che in così tanti siano saltati a bordo per
accaparrarsene una fetta.
Non solo grandi multinazionali, ma anche persone “normali” partite da zero che
sfruttando modelli di vendita come ad esempio il dropshipping hanno
letteralmente sbancato.
Qui sotto puoi vedere una piccola parte dei risultati dei miei studenti,
ragazzi e adulti di ogni età che hanno capito per tempo l’importanza di
saltare su un trend all’inizio dell’impennata.
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